L’area di Conegliano Valdobbiadene si estende su un territorio collinare combinato da versanti ripidi e dolci declivi situato a 50 km da Venezia e circa 100 km dalle Dolomiti. L’area di produzione, che si estende su 15 comuni e rappresenta il cuore del mondo del Prosecco, è una denominazione storica italiana riconosciuta nel 1969.
Nel 2009, con la riorganizzazione delle denominazioni Prosecco, il Ministero dell’Agricoltura la classifica come Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) massimo livello qualitativo italiano. Ad essa si affiancano la DOCG Asolo e la DOC Prosecco, estesa su 9 province di Veneto e Friuli Venezia Giulia, creata per proteggere il patrimonio viticolo del Prosecco e tutelarlo nel mondo.
Il Conegliano Valdobbiadene DOCG nasce da precise regole che ne garantiscono l’unicità e l’autenticità e da una tradizione che, pur adeguandosi ai cambiamenti avvenuti, ha conservato nel tempo un’identità precisa ed inconfondibile.
Il contrassegno di Stato su ogni bottiglia rende rintracciabile la bottiglia in ogni momento; in questo modo il consumatore può risalire in modo preciso alla storia di quel vino. Ogni fase della produzione, infatti, è sottoposta a severi controlli, i quali sono un caposaldo per la nostra azienda. Per Conegliano Valdobbiadene la G di garanzia è molto più di una semplice lettera: è il riconoscimento di anni di duro lavoro per raggiungere una qualità eccellente in ogni fase della lavorazione e della produzione.
Attualmente all’albo DOCG sono iscritti poco più di 8.000 ettari di vigneto e, di questi, 107 ettari appartengono alla sottozona del Valdobbiadene Superiore di Cartizze, situata all’interno del comune di Valdobbiadene, tra le frazioni di Santo Stefano, Saccol e San Pietro di Barbozza; un vero e proprio ‘cru‘ che nasce dalla perfetta combinazione fra un microclima unico ed un terreno antichissimo originatosi dal sollevamento dei fondali marini.
Ed è proprio nel cuore dell’esclusiva area del Conegliano Valdobbiadene DOCG e della pregiatissima area del Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg che Vigne Savie ha la sua sede e vi coltiva i propri vigneti.
Un’altra data importante è il 7 Luglio 2019; finalmente le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene entrano a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
In queste aree “è stato riconosciuto il valore universale di un paesaggio culturale e agricolo unico, scaturito da una straordinaria, sapiente interazione tra un’attività produttiva di eccellenza e la natura di un territorio affascinante” come definito dal Ministero degli Esteri.
Sono state individuate tre aree, Core Zone dove al suo interno risiede l’azienda Vigne Savie, Buffer Zone e Commitment Zone.
Gli elementi distintivi di queste colline sono tre:
- particolare conformazione geomorfologica denominata “hogback” costituita da una serie di rilievi irti e scoscesi allungati in direzione est-ovest e intervallati da piccole valli parallele tra loro;
- in questo difficile ambiente, l’uomo ha saputo nei secoli adattarsi, modellando le ripide pendenze e perfezionando la propria tecnica agricola: il “ciglione” è l’espressione di questa capacità adattiva ovvero una particolare tipologia di terrazzamento che utilizza la terra inerbita al posto della pietra e che viene preferita al posto di altre sistemazioni poiché contribuisce alla solidità del versante e riduce l’erosione del suolo;
- paesaggio definito “a mosaico” fortemente parcellizzato e interconnesso, caratterizzato da appezzamenti vitati intervallati da un’importante presenza di elementi boscati ed improduttivi che funzionano come efficace rete ecologica in grado di fornire servizi ecosistemici di qualità.